Quali sono gli effetti del fumo sui denti?

Quali sono gli effetti del fumo sui denti?
Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, la pandemia ha contribuito ad aumentare il numero di fumatori in Italia: oggi abbiamo 1,2 milioni di tabacco-dipendenti in più ma il dato più allarmante riguarda i giovani. Su un campione di 2775 studenti è emerso che il 37,5% degli intervistati, con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, ha già avuto un contatto con il fumo e il 41,5% con la sigaretta elettronica. I danni a livello fisico che questo scenario offre li conosciamo bene, anche se c’è una considerazione che molti – soprattutto tra i più giovani – trascurano: il fumo ha un effetto negativo anche su denti e gengive.
Danni del fumo su denti e gengive
Gli effetti del fumo sui denti sono molteplici: l’esposizione progressiva al fumo può provocare l’ingiallimento dello smalto fino ad arrivare a causare gravi malattie alla mucosa della bocca. Le patologie del cavo orale più comuni causate dall’assunzione del tabacco sono la leucoplachia e la candidosi. Nel primo caso l’insorgenza è accompagnata dalla comparsa di macchie bianche (o rosse) localizzate tra le guance e lingua, che sono il segno di una lesione maligna. Nel secondo caso, si tratta invece di macchie bianche e asportabili sintomo di un deficit immunitario.
Per quanto riguarda le gengive, invece i danni del fumo sono legati soprattutto all’insorgere della parodontite. Nei fumatori, il rischio di contrarla è tre volte più alto rispetto al resto della popolazione. Questo è dovuto al fatto che la nicotina ha un effetto vasocostrittore che riduce l’apporto dell’ossigeno e incentiva la proliferazione dei batteri. Placca e tartaro, poi, fanno tutto il resto.
Elenco effetti negativi del fumo sui denti
Ecco un elenco dei i principali effetti negativi del fumo sui denti, sulle gengive e sulle mucose del cavo orale:
- Ingiallimento dello smalto
- Comparsa di macchie scure
- Accumulo di placca e tartaro
- Rischio di bruxismo
- Alitosi cronica
- Sviluppo di infezioni gengivali
- Rischio di parodontite
- Leucoplachia
- Candidosi
- Tumore della bocca
Analizziamoli ora nel dettaglio per comprendere meglio le cause scatenanti di queste patologie e, soprattutto, per combattere il problema alla radice e minimizzare così i rischi legati al fumo.
Denti gialli e macchie
Partiamo subito dicendo che il fumo è una delle principali cause dell’ingiallimento dentale: il catrame contenuto all’interno della sigaretta attacca lo smalto e provoca il fastidioso effetto di patina giallastra e sgradevole al tatto. Spesso le macchie diventano con il tempo addirittura marroni e sono molto più visibili e difficili da eliminare. In questi casi, l’igiene quotidiana casalinga non è più sufficiente per contrastare l’ingiallimento, ed è perciò necessario rivolgersi al dentista per effettuare una detartrasi professionale.
Placca e tartaro
Nei fumatori si riscontra anche un aumento del tartaro che, depositandosi sulla superficie dentaria, richiama la placca aumentando considerevolmente il rischio di carie. Quando la placca si trasforma in tartaro, ancor più difficile da eliminare, il rischio è che scateni la parodontite. In questi casi è necessario affidarsi alle cure di un dentista per riuscire a pulire i denti con uno o più interventi di detartrasi, lucidatura e sbiancamento.
Bruxismo
Alcuni soggetti, poi, hanno lamentato lo svilupparsi di un digrignamento notturno dei denti, noto come bruxismo. Il fumo sembra essere una delle sue cause, oltre ai fattori genetici, psicologici e ambientali (come lo stress). Lo sfregamento continuo delle arcate, dovuto dal digrignamento porta in superficie la dentina, causa ulteriori macchie sullo smalto.
Alitosi cronica
Un altro degli effetti del fumo sui denti è l’alitosi: questo accade perché le sostanze che sono contenute all’interno della sigaretta finiscono per attaccarsi ai denti ed essere assorbite dalla mucose. La salivazione si riduce e questo provoca un proliferare di batteri che si accumulano. Per evitare l’alitosi, poi, spesso, si assumono gomme o caramelle, che danneggiano ulteriormente anche lo smalto dentale.
Fumo e malattie della bocca
Un altro grande rischio del fumo è l’insorgere di malattie della bocca o di patologie della mucosa presente sul cavo orale. Se ignorate o non trattate correttamente negli anni, queste condizioni patologiche possono causare ulteriori disagi, aggravandosi nel tempo ed aumentando, in alcuni casi, anche il rischio della caduta dei denti.
Parodontite
La parodontite (o piorrea) è una malattia della bocca causata principalmente dall’accumulo di placca sulle gengive che, trasformatasi in tartaro, ha portato ad un’infezione della gengiva. Come abbiamo visto, le tossine contenute nel tabacco facilitano l’azione lesiva dei batteri, favorendo un eccessivo accumulo di tartaro fra gli spazi interdentali e aumentando così il rischio di sviluppare infezioni gengivali e parodontiti. Questa condizione, se trascurata, può provocare sanguinamento, dolore acuto e, nei casi peggiori, può portare all’indebolimento e alla caduta precoce dei denti. Diminuire l’uso di sigarette comporterà dunque una diminuzione del rischio di sviluppare questa fastidiosa condizione, migliorando la salute e l’igiene del cavo orale.
Leucoplachia
Un’altra possibile conseguenza negativa dell’utilizzo di tabacco è la leucoplachia, che comporta la formazione di placche biancastre sulla lingua e sulle mucose. Questa condizione causa fastidiosi disagi a chi ne soffre, come sensazioni sgradevoli al tatto e alterazioni del senso del gusto. Riscontrabile all’incirca nel 3% degli adulti, è una malattia molto più comune tra i fumatori. È stato infatti dimostrato che diminuendo o eliminando del tutto l’utilizzo di tabacco, la probabilità di sviluppare questa fastidiosa sintomatologia si abbassa notevolmente.
Candidosi
La candida orale è un’infezione fungina causata dalla proliferazione incontrollata del fungo Candida albicans. Si manifesta con una patina bianca sulla lingue e sulle mucose del cavo orale e può essere associata a diversi sintomi come bruciore, dolore durante la masticazione, sapore anomalo in bocca e alterazione dei sapori. Gli studi non hanno ancora dimostrato quale sia l’esatta correlazione tra fumo e candidosi orale, ma pare che il tabacco favorisca la proliferazione del fungo.
Tumore della bocca
Gli studi dimostrano che circa l’80% dei carcinomi alla bocca sono causati dal consumo di tabacco. Se a questo si abbina un uso eccessivo di alcol, il rischio di sviluppare un tumore al cavo orale cresce ulteriormente. Si consiglia pertanto di condurre uno stile di vita sano, evitando quanto più possibile l’assunzione di queste due sostanze cancerogene.
Salute dentale per chi fuma
La salute dentale passa per il mantenimento e attenzione, ma anche e soprattutto per la prevenzione. Prendersi cura della propria igiene orale aiuta a mantenersi sani e rimanere in forma, abbattendo il rischio di malattie della bocca e danni permanenti allo smalto.
Per esempio, la pulizia dei denti (detartrasi) andrebbe effettuata una volta ogni sei mesi. Il periodo di tempo, però, si riduce nel caso di soggetti che fumano. Lavare i denti a casa dopo ogni pasto non è più sufficiente: occorre affidarsi a cure e strumenti che sono pensati per arrivare in profondità e sono disponibili solo in uno studio dentistico.
Il trattamento effettuato in studio, inoltre, lucida lo smalto rendendo la superficie più uniforme e, in molti casi, la pulizia dei denti toglie le macchie di nicotina che causano l’ingiallimento.
Ecco alcune domande frequenti dei nostri pazienti fumatori sulla salute dentale.
Perché il fumo fa venire i denti gialli?
Il fumo fa venire i denti gialli perché le sigarette contengono al loro interno sostanze tossiche, come la nicotina e il catrame, che si legano ai denti e cambiano colore a contatto con l’ossigeno. Questa reazione causa l’ingiallimento dello smalto e compromette l’estetica del sorriso.
Se smetto di fumare i denti ritornano bianchi?
Smettere di utilizzare le sigarette non fa ritornare i denti bianchi, ma così facendo si elimina alla radice la principale causa dell’ingiallimento. Dopo aver smesso di fumare potrai notare infatti un miglioramento delle condizioni dello smalto e trarre maggiori benefici dai trattamenti sbiancanti professionali.
Come prevenire le macchie sui denti?
Come sempre, prevenire è meglio che curare. Per evitare che i denti si ingalliscano o si macchino a causa del fumo consigliamo di lavarsi bene i denti dopo ogni pasto, usare dentifrici specifici per fumatori e collutori anti-catrame, passare il filo interdentale e ricordarsi di effettuare una detartrasi professionale dal dentista almeno una o due volte all’anno.
Quali sono i rimedi per i denti gialli?
Oltre alla detartrasi, esistono diversi trattamenti sbiancanti per eliminare le macchie di nicotina che si possono richiedere al proprio dentista di fiducia. Si tratta di rimedi efficaci, indolori e abbastanza rapidi che, se eseguiti con regolarità, possono ripristinare il sorriso. Da evitare assolutamente i rimedi casalinghi (come bicarbonato di sodio o altre sostanze chimiche corrosive) in quanto si rischia di rovinare permanentemente lo smalto e compromettere la salute del cavo orale.
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