Estrazione di un dente: quando è necessaria?

Estrazione di un dente: quando è necessaria?

Estrazione di un dente: quando è necessaria?

L’estrazione di un dente è una pratica chirurgica che viene effettuata all’interno dello studio e che prevede, per varie ragioni, la rimozione di uno o più denti dalla cavità orale. Durante l’operazione, il paziente anestetizzato localmente assiste alla rimozione del dente dall’alveolo, la zona in cui si trova saldamente incastrato. Questa procedura interviene solo nei casi in cui il dente non può essere salvato diversamente attraverso la devitalizzazione, l‘otturazione o l’apicectomia. Ecco dunque come funziona questa operazione odontoiatrica e in quali casi è necessaria.

Estrazione dentale: come funziona?

L’estrazione è una pratica che spaventa moltissimi ma che, in realtà, è un’operazione molto semplice. Tutto ha inizio con un appuntamento per una problematica generica, come un dolore da carie o da denti del giudizio). Solitamente si cerca di intervenire in tutti i modi possibili ma quando ciò non è possibile, il dentista decide di procedere con l’operazione. 

A questo punto, si fissa un nuovo appuntamento per l’operazione in cui dovrai presentarti in possesso di tutte le panoramiche dentarie già effettuate. La sera prima è necessario non bere alcool e osservare una dieta leggera e, in alcuni casi, potremmo prescrivere un antibiotico da assumere il giorno prima. In questo modo, si sarà certi di non provare alcun dolore al termine dell’operazione.

Il giorno dell’intervento, verrai sottoposto ad anestesia locale, a seguito della quale si procederà rimuovendo il dente dall’alveolo. Sarai sveglio per tutto il tempo e se il dente non è in una posizione particolarmente complessa, l’operazione durerà pochissimo: si va da 20 minuti a 120 nei casi più difficili (quando per esempio il punto si trova vicino ad un nervo). 

Quando è necessaria?

L’estrazione di un dente solitamente interviene in circostanze che non è possibile trattare diversamente: in particolare, è necessaria in caso di:

  • Denti affetti da carie profonde, spesso degenerate in pulpiti o ascessi dentali;
  • Denti scheggiati o rotti, o comunque gravemente compromessi;
  • Denti colpiti da cisti non curabili;
  • Denti vittime di granuloma; 
  • Denti da latte che non riescono a cadere;
  • Denti usurati da chemioterapia o radioterapia;
  • Affollamento dentale (solitamente prima dell’installazione di un apparecchio ortodontico).

È solo attraverso una visita approfondita che si deciderà se, quando e in che termini procedere con la rimozione. Pur essendo diventato un intervento di routine, si tratta comunque un’operazione chirurgica e quindi comporta dei piccoli rischi. Ecco perché è importante affidarsi a specialisti che sappiano decidere se è necessario procedere o meno con l’intervento. 

Estrazione del dente del giudizio

Uno dei casi più comuni è quella che riguarda l’estrazione del dente del giudizio. Spesso, la sua insorgenza provoca degli scompensi dell’equilibrio dentale. L’avulsione è resa necessaria in quanto i denti non trovano un loro spazio per posizionarsi correttamente nel cavo orale, spingendo e  provocano dolore anche quando sono solo parzialmente in superficie. Prima di procedere con la rimozione, verrà prescritta un’ecografia per verificare lo stato del dente, la sua posizione rispetto all’osso e alla struttura in generale.

Una delle domande che più spesso ricorrono sull’argomento è: “I denti del giudizio devono essere estratti per forza?” La risposta è no. I denti, e in particolare quelli del giudizio, saranno estratti solo nel momento in cui la loro presenza provoca un danno effettivo per gli altri denti o, più generale, per la masticazione.

La rimozione è dolorosa?

Sono in molti a chiedersi “Quanto fa male estrarre un dente?” La verità è che ormai la chirurgia ortodontica ha fatto molti passi in avanti e fare un’operazione di questo genere non è affatto doloroso. L’intervento si svolge in studio e al termine si può tranquillamente andare a casa.

Nel caso in cui dovessi riscontrare fastidi post-operatori potrai richiedere la prescrizione di un analgesico, soprattutto per non avere difficoltà a dormire durante la notte. In questi casi l’importante è capire quando è necessario intervenire con l’estrazione, come farlo e gestire tutto il decorso per evitare inutili dolori. Attualmente, poi, esistono tecniche estrattive atraumatiche che ricorrono a strumenti moderni che limitano al minimo l’invasività. 

Dopo l’intervento, per evitare ulteriori fastidi, ricorda di osservare una corretta igiene orale e in men che non si dica, non avrai più alcun ricordo dell’operazione appena subita e potrai riprendere la tua vita così come l’avevi lasciata.

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Valentina B.
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Vincenzo M.
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Davide C.
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